“Johann Baptist Cramer e il Divertimento n. 3 per pianoforte e flauto ad libitum”
di Renata Cataldi
 
La personalità e la vita di Johann Baptist Cramer (Mannheim, 1771 - Londra, 1858) ben rappresentano il nuovo tipo di musicista che si forma tra la fine del Settecento e l'inizio dell' Ottocento. In questo periodo, la condizione sociale di chi fa musica per mestiere muta radicalmente: il maestro di cappella dell'ancien regime lascia il posto al libero professionista. A questo capovolgimento di condizione corrisponde una radicale trasformazione della geografia musicale: il tramonto dell'Italia a favore delle capitali europee, Parigi e Londra su tutte, dove fiorenti sono le istituzioni dei concerti e la stampa musicale. Cramer vive e opera all'interno di questo quadro. Figlio di un musicista tedesco emigrato in Inghilterra si nutre dei fermenti della vita musicale della Londra di fine Settecento. Decisivo nella formazione del giovane Cramer l'incontro con Clementi dal quale attinge e fa proprio, oltre lo stile pianistico, il carattere eclettico che ne caratterizzerà la carriera. Dal 1781, anno della sua prima apparizione in pubblico, fino al ritiro avvenuto nel 1845, la sua carriera è contrassegnata costantemente da successi sia come pianista-virtuoso sia come didatta, attività alle quali, seguendo l'esempio di Clementi, affiancherà quelle di editore e di organizzatore di concerti. La sua notorietà in vita è testimoniata dal significativo appellativo "Glorious John", con il quale era chiamato dal pubblico londinese. Contribuì a divulgare l'opera pianistica di Haydn e Beethoven, diffondendo, al tempo stesso, in Europa lo stile della scuola pianistica londinese. Ad eccezione degli Studi per pianoforte, tuttora utilizzati come base della tecnica pianistica, l'opera di Cramer rimane poco conosciuta. La sua produzione rispecchia in gran parte l'adesione a ideali conservativi, vicini a uno stile classico di tipo mozartiano. E' solo nelle opere più tarde che si avverte, con la presenza di forme brevi, improvvisi e brani su melodie popolari, un cambiamento di gusto.
Il Divertimento n. 3 per pianoforte e flauto ad libitum fa parte di un gruppo di opere pianistiche scritte da Cramer con l'accompagnamento di una parte melodica. Questa strumentazione interessa, oltre alcuni divertimenti, almeno metà delle sonate. L'aggiunta a una composizione pianistica di una parte melodica ad libitum è una pratica piuttosto diffusa alla fine del Settecento (se ne possono trovare esempi anche nelle sonate di Clementi). Di solito l'accompagnamento melodico non aggiungeva niente di sostanziale alla composizione, limitandosi a raddoppiare la melodia del pianoforte o a procedere per terza o sesta con essa (è quanto accade anche nel nostro brano dove, però, la parte del flauto appare più ricca di spunti imitativi e di passaggi idiomatici). [...]
La composizione si basa sulla successione di movimenti caratteristici e brillanti (grazioso, allegro "en chasse", aria con variazioni, rondò) e, ben riflettendo il significato che il termine Divertimento assume dalla fine del Settecento, perde il significato originale caratteristico dello stile classico viennese per acquisire quello di brano leggero. [...]
(Renata Cataldi)
 
 
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Johann Baptist Cramer e il Divertimento n. 3
parte dell’introduzione pubblicata nell’edizione Bèrben 1996; esempio della partitura