Cd “Piccolo marmelade”, Jean-Louis Beaumadier, ottavino. Recensione di Renata Cataldi
 
Impegnativa e al tempo stesso divertente è l’iniziativa discografica interamente dedicata all’ottavino di Jean-Louis Beaumadier. In unpot pourriche potrà interessare sia gli addetti ai lavori sia i musicofili sono raccolte musiche espressamente composte o trascritte per questo strumento. E’ lo stesso Beaumadier, ottavino solista dell’Orchestra Nazionale di Francia, il «Paganini du piccolo» – come lo definisce J. P. Rampal - a presentarci ed a spiegarci con un tocco di ironia il suo cd. Il programma proposto è il risultato di anni di lavoro e di ricerche animate dal «piacere di creare e fare musica tra amici» in collaborazione con compositori (Bernard Boetto, Serge Paloyan, Georges Rabol, Luis De Pablo) e musicisti (Bernard Cazauran, Jean-Marc Fabiano, Patrick Gallois, Christian Hamouy, Georges Rabol, Jacques Raynaut, Georges Van Gucht, Pierre-Henri Xuereb). La scelta dei brani è operata secondo un criterio di varietà di stili e caratteri.
All’interno della raccolta l’ascoltatore potrà trovare diversi motivi d’interesse, dalla riscoperta dei brani originali per ottavino e pianoforte di Erwin Schulhoff (1894-1942) -RondineaueFuriant- e di Leos Janacek -Marche des gorges bleues- alle trascrizioni di musiche di Vieuxtemps e Cagnaire. Nei brani dei musicisti contemporanei Paloyan, Boetto e Rabol, le caratteristiche idiomatiche dello strumento emergono con chiarezza attraverso soluzioni timbriche ricercate (con l’uso del pianoforte, della viola d’amore, delle percussioni e della fisarmonica) e un’invenzione melodica sempre originale, talvolta giocosa e ironica.
Aprono e chiudono il cd le affascinanti trascrizioni di Boetto dellaBadineriee dellaPolonaisedi Bach dove il suono dell’ottavino galleggia su un tappeto di vibrafono e marimba. Ritroviamo lo stesso raffinato impasto sonoro con il gusto della percussione inOrnamentodi L. De Pablo, breve composizione per ottavino e celesta commissionata all’autore nel 1990 dall’italiano Festival Pontino in occasione di un concerto ispirato alleLezioni Americanedi Italo Calvino; un brano etereo e immateriale che per le sue caratteristiche di «leggerezza, velocità, precisione…» riflette i canoni estetici immaginati da Calvino come propri dell’arte del terzo millennio.
La scrittura ricca e accurata della musica, l’interpretazione prestigiosa dei musicisti coinvolti da Beaumadier nella sua iniziativa fanno del cd un riferimento prezioso, una ‘marmellata’ per i golosi di questo strumento.
Recensione al cd “Piccolo marmelade”
pubblicata su «Falaut», III, n.10, luglio-settembre 2001